L’apertura di un minicaseificio è l’ultima tendenza del momento. Complici la voglia di avviare un’attività in proprio e unire tradizione e modernità.
Gli italiani, con circa 23 kg circa, sono i principali consumatori di formaggio nel mondo; un primato che si contendono solo con francesi e olandesi. Nella classifica dei formaggi consumati e preferiti dagli italiani troviamo certamente grana padano e parmigiano reggiano, seguiti da mozzarelle, pecorino, gorgonzola, asiago, ricotta e altri freschi.
Gli Italiani all’estero
Gli Italiani non sono solo i maggiori consumatori di formaggio al mondo, ma si piazzano anche sul podio degli esportatori. Infatti, secondo le ultime statistiche, i volumi di export italiano all’estero di alcuni formaggi cresce a dismisura.
Cosa significano questi dati da un punto di vista lavorativo?
Investire nel settore caseario, oggi, rappresenta una fonte di guadagno. Infatti, molti italiani, dal nord al sud Italia, riscoprendo antiche tradizioni e sfruttando incentivi statali e bandi regionali hanno realizzato micro imprese proprio nel settore agroalimentare e nello specifico aprendo mini caseifici.
Il casaro è colui che si occupa della lavorazione del latte e della sua trasformazione in formaggio, yogurt o altri latticini, si occupa di lavorare direttamente le materie prime con le proprie mani, creando specialità che finiscono ogni giorno sulla tavola di milioni di persone in Italia e nel mondo; una professione che oggi unisce conoscenze antiche all’utilizzo di strumenti moderni e tecnologie avanzate.
Aprire un mini caseificio
Complice la crisi economica ed occupazionale che vede molti giovani e meno giovani senza un lavoro stabile, ma anche la sempre maggiore attenzione che i consumatori destinano ai prodotti naturali ed a chilometro zero, una delle tendenze più gettonate negli ultimi anni è stata quella di tornare ad attività legate alla natura. Molti, infatti, hanno deciso di avviare un’attività in proprio, aprendo un loro mini caseificio.
Un mini caseificio comprende una serie di attrezzature per la caseificazione del latte, dai più piccoli ai più grandi che permettono di trasformare il latte in formaggio e che rispettino le fasi della produzione tra cui la pastorizzazione, una delle fasi più importanti per la vendita.
Tra i macchinari che consigliamo in questa fase iniziale sono in realtà tre o quattro, ma indispensabili e sufficienti, quanto meno in uno stadio iniziale dell’attività. Vediamo quali sono gli indispensabili strumenti di lavoro del casaro:
- Generatore di vapore (o caldaia);
- Vasca doppio fondo (tino);
- Refrigeratore;
- Addolcitore;
Caldaia
Non possiamo scordare che l’industria lattiero-casearia è un settore che consuma molta energia, inconveniente che si può tranquillamente risolvere con un buon generatore di vapore che riduca gli sprechi. In molti caseifici già esistenti si utilizzano ancora caldaie di vecchia concezione magari più volte riqualificate e riparate, che consumano grandi quantità di energia con rendimenti non eccellenti ed inquinanti, che quindi andrebbero sostituiti con quelli di nuova generazione.
Il Generatore di vapore, o caldaia, serve al riscaldamento del latte. Quello specifico per caseifici, può essere a Gas/Gasolio da 50 KgVap/h adatto a caseifici con lavorazioni fino a 6 ql giornaliere, oppure elettrico da 12 Kg a 98 Kg per produzioni giornaliere da 3ql a 8 ql. Accessoriabile con serpentino inox 304 e collegabile a doppi fondi o impianto.
Vasca doppio fondo
In merito in al cd. “tino” o vasca, invece, sarà sufficiente la vasca doppio fondo in acciaio inox da 200 o 300 lt.
Macchina refrigerante
La refrigerazione del latte appena munto è necessaria allo scopo di bloccare lo sviluppo dei microrganismi presenti e di ridurre i fenomeni di alterazione di grasso e proteine. La temperatura a cui deve essere portato il latte è di 4°C e in queste condizioni può essere conservato per 48 ore. Necessità di un mini caseificio è altresì quello di avvalersi di un buon refrigeratore.
Addolcitore
L’addolcitore è uno strumento non diretto alla produzione di formaggi, ma che si consiglia al fine di preservare la qualità nel tempo della caldaia poiché serve a ridurre la durezza dell’acqua, ossia la quantità di calcare presente nell’acqua e a mantenere in vita a lungo il vostro generatore di vapore.
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